Mark Zuckerberg, Instragram e la solitudine dei numeri primi

Dopo una lunga estate calda per le vicende privacy, innescate dallo scandalo di Cambridge Analytica, e per mettere un freno all’emorragia di giovani, in fuga dal social network, Facebook riparte dal ruolo del suo Ceo, Mark Zuckerberg, dominus sempre più solo, dopo l’addio dei co-fondatori di Instagram. Infatti Kevin Systrom e Mike Krieger hanno lasciato l’app, a causa delle crescenti tensioni con Zuckerberg, e la loro partenza segue quella di co-fondatori di Whatsapp, Acton e Koum.

Mark Zuckerberg, Instragram e la solitudine dei numeri primi
Mark Zuckerberg, Instragram e la solitudine dei numeri primi

Gli screzi sono aumentati quando il futuro di Facebook ha sempre più iniziato a ruotare intorno all’astro emergente di Instagram, l’app delle foto più amata dai giovani e che verrà sempre più integrata nel social network. Facebook non sarà più solo fonte di risorse, infrastrutture e talenti ingegneristici per Instagram, ma prima o poi l’integrazione diventerà più stringente e a ritmi serrati.

Systrom e Krieger vendettero Instagram per un miliardo di dollari nel 2012, era valutata 715 milioni di dollari sei anni fa, oggi l’app dell’ecosistema Facebook è valutata 100 miliardi di dollari, secondo Bloomberg Intelligence. Raggiungerà quest’anno gli 8 miliardi di dollari di fatturato.

Il social network di Menlo Park conta 2.2 miliardi di utenti ed è sempre più una regina dell’advertising online, un mercato che solo negli USA per la prima volta è destinato quest’anno a sorpassare la soglia dei 100 miliardi di dollari, pari a metà dell’intero mercato pubblicitario a stelle e strisce. Magna Global prevede che il mercato del digital advertising raggiungerà i 106.6 miliardi di dollari, in rialzo del 16%, trainato da Google (in crescita del 18%) e Facebook (in salita del 36%), mentre Amazon cresce velocemente (secondo EMarketer, l’azienda di e-commerce fatturerà 4.61 miliardi di dollari grazie all’advertising). I video supportati dall’advertising – che saranno protagonisti su Instagram grazie all’app IGTV – sono balzati del 28% nel secondo trimestre, ma eclisseranno la pubblicità su stampa e radio dal prossimo anno.

In questo scenario del mercato advertising, Facebook ha sempre più fretta di inglobare nella sua crescita la coorte di giovani attirati dall’app di Instagram, dalla sua sofisticata eleganza. Instagram fornirà a Facebook 20 miliardi di dollari di ricavi dal 2020, pari a un quarto del totale di Facebook, secondo Wells Fargo Securities. Il lancio dell’app IGTV da parte di Instragram, l’app per creare video più lunghi, va nella direzione giusta, per trattenere la pletora di influencer (vedi il matrimonio dei Ferragnez) che guadagnano grazie alla popolarità sui social e al legame economico con gli sponsor.

Facebook è in declino del 6% in Borsa, in controtendenza rispetto ai titoli FAANG (acronimo che sta per le iniziali di Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google), in crescita del 58% da inizio dell’anno, e rispetto al suo storico. Il titolo di Facebook è cresciuto per cinque anni di seguito: ora ha fretta di recuperare il terreno perduto, e il rilancio potrebbe partire da Instragram, sempre più centrale nel futuro della società. L’addio dei co-fondatori lascia a Mark Zuckerberg il ruolo, sempre più solo, di dominus del suo impero. Ora è tutto nelle sue mani.

@CastigliMirella

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