Coronavirus e de-coupling, la de-globalizzazione nell’era del fattore G come Geo-politica

Potè più il coronavirus della guerra dei dazi (in fase di tregua, dopo il recente accordo) per avviare il de-coupling fortemente voluto dal Presidente USA Donald Trump? Lo dirà la storia, ma oggi la Cina è isolata: sono cancellati di ora in ora i voli da e per la Cina delle maggiori compagnie aeree del mondo (prima Lufthansa, seguita da British Airways e KLM…) e con le frontiere orientali chiuse dalla Russia dello zar Putin, che prima aveva adombrato la teoria complottista, in stile novax (il Presidente Xi Jinping che sfrutta e drammatizza il coronavirus per giustificare il forte rallentamento dell’economia cinese), per poi cedere al terrore di commettere l’errore più grave per un autocrate, la sottovalutazione del pericolo.

Coronavirus e de-coupling, la de-globalizzazione nell'era del fattore G
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