Le ambizioni hardware di Microsoft

Lo smartphone è morto (anche se ancora non lo sa), viva l’hardwdare.

Archiviati gli errori di Steve Ballmer (due per tutti: l’acquisizione di Nokia e il flop di Surface RT), il Ceo Satya Nadella è ripartito dalla gamma Surface per riconquistare giovani e Millennial. Per non perdere il treno generazionale. Ora agli ibridi Surface, Microsoft ha affiancato l’all-in-one Surface Studio, il portatile Surface Book e ora il Surface Laptop con Windows 10 S (ex Windows cloud), la risposta di Microsoft ai Chromebook. Senza dimenticare i visori HoloLens per la mixed reality (AR inclusa).

Le ambizioni hardware di Microsoft
Le ambizioni hardware di Microsoft

Le ambizioni di Microsoft nell’hardware si basano sulle cifre: Surface ha generato oltre 4 miliardi di dollari di vendite nello scorso anno. Il tablet di Microsoft è risultato in testa alla classifica J.D. Power U.S. Tablet Satisfaction. Il declino del 26% nell’ultima trimestrale è più legato al fatto che i modelli di Surface Pro iniziano ad essere datati. Il colosso del software deve solo imparare la regola aurea dell’hardware: quando scatta l’ora del refresh, quando è il momento di tagliare i prezzi per dar via l’inventario.

Poiché l’ultimo MacBook Pro, arrivato dopo 500 giorni dal modello precedente, ha deluso i fan del Mac, è troppo complesso da usare e pure costoso, forse Microsoft può cogliere una finestra di opportunità per attirare utenti Mac nel campo del Surface.

Windows ha perso il suo monopolio, nel senso che detiene il 90% del mercato Pc, un settore in declino (anche se ora qualcosa si muove, secondo Idc) “superato” dal Mobile (smartphone e tablet). Microsoft, tuttavia, ha la sua occasione d’oro per forgiare nuove relazioni con creativi, designer ed architetti. E lo smartphone? Forse è morto, anche se il mercato smartphone – da 1,5 miliardi di pezzi – ancora non lo sa. Ma il futuro appartiene ai dispositivi come HoloLens.

P.S.: Microsoft tornerà a fare smartphone ma questi saranno radicalmente diversi. Con Surface Phone, think different.

Mirella Castigli