Mestieri che cambiano/ Cuochi e ristoranti nell’era del trionfo del food sui social media

Siamo nell’era del trionfo del food. Immortalare il cibo, come se fossimo i nipotini di pittori di nature morte, ha un impatto nel mondo della ristorazione: una bella immagine può decretare il successo o meno di un ristorante. Ben 140 milioni di post su Instagram utilizzano l’hashtag foodporn. Secondo una ricerca di Heathrow Airport, condotta su 2.000 visitatori britannici, il 25% degli intervistati ammettono di essere stati influenzati a provare un ristorante in vacanza dalle immagini viste sui social media. Il 18% ha dichiarato di visitare un ristorante se serve cibo che mostri un aspetto gradevole sui social network.

Mestieri che cambiano: il cuoco nell'era del trionfo del food sui social media
Mestieri che cambiano: il cuoco nell’era del trionfo del food sui social media

Sono dati che non ci stupiscono più di tanto. Secondo un report, pubblicato lo scorso maggio da Boston Consulting (BCG), cresce del 6-10% il fatturato dei brand che usano la digitalizzazione per personalizzare le esperienze dei clienti. Alcuni ristoranti introducono le stampanti 3D in cucina, altri invece puntano sulla rappresentazione visiva del cibo. 

Cnet riporta che il ristorante Dirty Bones offre ai suoi clienti un Instagram kit (completo di luci LED portatili, ricarica multidevice, obiettivi grandangolari da applicare al proprio smartphone, perfino treppiedi e bastoncino da selfie), in modo da assisterli al meglio nei loro scatti: proprio come se la cena fosse una sessione fotografica in uno studio professionale. Si va al ristorante, non tanto per mangiare, ma per ottenere una gratificazione immediata su Instagram.

Secondo l’app The Fork, la scorsa estate le prenotazioni online ristoranti sono salite del 187%.

Alla fine vincerà il cibo salutare o l’eye-catching food? La sentenza ai posteri. Ma i post sui social hanno già offerto la loro perentoria risposta. Vince il narcisismo culinario.

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