Huawei Mate 30 dà il benservito a Google (e a Trump)

Huawei ha presentato a Monaco di Baviera l’atteso Mate 30, il primo modello senza le apps di Google. Lo Chief Executive Officer Richard Yu ha spiegato che è la risposta del colosso cinese ai dazi di Trump e alla lunga estate calda della guerra commerciale che costa agli Stati Uniti 300mila posti di lavoro (fonte: Moody’s). Le vendite hanno iniziato a mostrare sofferenza in Usa ed Europa, dopo il bando di Trump, anche se in precedenza nel periodo gennaio-agosto la domanda era aumentata del 26%.

I nuovi Huawei Mate 30 e 30 Pro, senza le apps di Google
I nuovi Huawei Mate 30 e 30 Pro, senza le apps di Google

Huawi Mate 30 e Mate 30 Pro è la prima gamma di telefoni dopo il bando di Trump, quando Huawei è entrata nella lista nera di aziende che non possono intrattenere relazioni commerciali con imprese americane, compresi chipmaker, sviluppatori di software eccetera.

Il vendor di smartphone cinese si è adeguato. I nuovi modelli targati Huawei non hanno Google Maps, YouTube, Gmail o il Google Play Store. Il Mate 30 Pro è equipaggiato con una versione di Android gratuita e open-source, senza necessità di ottenere una licenza d’uso da Google. Huawei lo chiama edizione EMUI10. Le apps di Facebook, Instagram e WhatsApp saranno invece disponibili via lo store Huawei App Gallery. Inoltre l’azienda ha stanziato un miliardo di dollari per convincere gli sviluppatori a rendere compatibili le loro applicazioni.

Il Mate 30 Pro è motorizzato on il nuovo processore Kirin 990 5G, realizzato dalla sussidiaria di Huawei, HiSilicon, che vanta oltre 10.3 miliardi di transistor nello spazio di un’unghia. Il chip combina un processore grafico con un modem 5G e una neural processing units per accelerare le attività di artificial intelligence (AI). Huawei sfida Qualcomm, come già Samsung sul suo nuovo Galaxy Fold. Il Mate 30 vanta una velocità di download in 5G da 1.500 megabit al secondo.

Huawei ha illustrato che il sistema operativo Android rimane la sua prima scelta, mentre il nuovo Harmoy OS potrebbe essere rilasciato la prossima primavera se nel frattempo non darà frutti tangibili il dialogo tra l’azienda e il dipartimento del commercio americano.

Segni particolare dei nuovi modelli sono: schermo OLED da 6.5 pollici, fotocamera quadrupla in grado di catturare foto da 40 Megapixel e girare impressionanti video in ultra-slow-motion a 7,680 frame al secondo; potente Cpu octa-core; ricarica wireless e batteria da 4,500 mAh; resistente all’acqua e alla polvere.

Per spiazzare Trump, Huawei ha proposto di cedere i propri brevetti 5G all’Occidente.

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