Lo smart working decolla, effetto pandemia

Twitter ha annunciato che lo smart working, adottato con urgenza e per necessità durante la quarantena, è qui per restare. Per sempre. La società ha detto che ritornerà in ufficio solo chi lo desidera, ma il lavoro agile funziona, dal momento che i dipendenti hanno scoperto di sentirsi più liberi, più coinvolti e più produttivi.

Lo smartworking decolla, effetto pandemia
Lo smartworking decolla, effetto pandemia

Facebook e Google hanno deciso che lo smart working rimarrà comunque fino a fine 2020. Microsoft Italia, che col suo Microsoft Teams supporta smart working e didattica a distanza, è stata pioniera nell’adozione del lavoro agile da anni in azienda. Anche la multinazionale italiana Enel, che ha abilitato il lavoro da casa per 7mila dipendenti, ha spiegato che la sperimentazione si protrarrà fino a Natale per chi ha lavorato bene nelle settimane di lockdown.

La pandemia ha messo in luce il livello di maturità del lavoro da remoto: lavorare da casa genera un incremento della produttività, oltre ad altri vantaggi (calo dell’inquinamento, conciliazione lavoro-famiglia eccetera).

Il decreto Rilancio del governo italiano incentiva lo smart working per i genitori con i figli sotto i 14 anni.

Lo smart working, che nel 2019 aveva visto salire dal 56% al 58% la quota di grandi imprese che aveva avviato al suo interno, promette un aumento della produttività del +15%, secondo la School of Management del Politecnico di Milano.

@CastigliMirella

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