Il futuro delle Smart Cities (e dell’e-voting) passerà dalla Blockchain

La blockchain è la tecnologia di scambio dati importanti per transazioni sicure ed affidabili senza un certificatore centrale. In poche parole, è il meccanismo alla base della moneta virtuale Bitcoin. Ma la Blockchain potrebbe rappresentare anche il futuro delle Smart Cities e del voto elettronico (e-voting).

Passa dal blockchain il futuro delle Smart Cities
Passa dal blockchain il futuro delle Smart Cities

A trasformare le nostre città sono alcune tendenze in atto: le self-driving cars, la sharing economy, il cloud computing, ma anche le tecnologie di blockchain. Uber (il noleggio delle auto) e Airbnb (l’affitto di case) creano nuovo valore ad asset già posseduti dagli utenti (auto o abitazioni), perché bypassano le terze parti e generano una collaboration peer-to-peer.

Blockchain può essere considerata la seconda generazione di internet: la Rete delle informazioni si trasforma in internet del valore.

Blockchain permette a supplier e a consumatori – perfino a competitor – di condividere un libro mastro digitale decentralizzato tramite un network di computer, senza la necessità di una autorità centrale.

L’impatto della blockchain va oltre i servizi finanziari e le transazioni. Il suo reale valore consiste nell’integrità dei dati e nello stabilire interazioni trust-based: la blockchain può accelerare il trasferimento di governance da istituzioni centralizzate a network distribuiti di collaboration peer-to-peer (P2p).

Rischiano la disruption le istituzioni centralizzate che fungono da intermediari: le interazioni peer-to-peer possono offrire gli stessi servizi, in maniera onesta e fedele.

Arcade City, community globale  di servizi peer-to-peer, sta progettando di offrire un servizio di ride-sharing su blockchain. Una startup in ambito energetico con sede a Perth, in Australia, sta mettendo a punto una soluzione tecnologica peer-to-peer in grado di permettere ai consumatori di offrire su blockchain l’energia in eccesso, disponibile grazie ai pannelli solari.

Se il sistema avrà una governance trasparente, offrendo sicurezza – velocità – taglio dei costi – scalabilità e regolamenti -, sarà assicurata la longevità della blockchain. La tecnologia è matura: va solo visto se le aspettative manterranno le promesse, una volta calata nella realtà. Intanto c’è chi studia come declinare la blockchain nel voto elettronico (e-voting), in una futuribile democrazia diretta. Il futuro delle Smart Cities (e della democrazia) passa dalla blockchain? Vedremo: il World Economic Forum (Wef) prevede che entro il 2025 le attività che genereranno oltre il 10% del PIL del mondo saranno registrate su tecnologie basate sulla blockchain.

Mirella Castigli

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