Per Apple la Via della Seta è più accidentata che mai

Apple, già scesa al quarto posto tra i vendor di smartphone in Cina, è oggi finita nel mirino delle autorità di regolamentazione Internet di Pechino. La stretta riguarda le applicazioni software di Apple Store. Lo riporta l’agenzia ufficiale Nuova Cina, secondo la quale Beijing Cyberspace Administration, Beijing Public Security Bureau e Beijing Cultural Market Administrative Law Enforcement Team, dopo aver incontrato i rappresentanti della società, intendono avviare più controlli sulle applicazioni di streaming.

 Per Apple la Via della Seta è più accidentata che mai
Per Apple la Via della Seta è più accidentata che mai

Il live-streaming è un mercato in ascesa i cui ricavi hanno raggiunto quota 4,36 miliardi di dollari nell’ex Celeste Impero. Apple sta puntando sui servizi, e non solo in Cina, proprio per far fronte al declino delle vendite in un mercato smartphone sempre più affollato.

Ed Apple, che solo due anni fa conquistava la Cina in una marcia spedita, oggi deve vedersela con Huawei e Oppo: è scesa al quarto posto nel mercato smartphone cinese, perdendo market share, in calon dal 14,3% al 9,6% del totale. Duan Yongping, co-fondatore di Vivo e Oppo, attribuisce la colpa di questo tracollo alla testardaggine dei vertici di Apple, incapaci di aprirsi al low-cost. La mancata diversificazione dei prodotti è dunque la causa della flessione della Mela di Cupertino in Cina. Neanche l’apertura di due nuovi centri R&D a Shanghai e Suzhou sarà sufficiente a riportare Apple sulla strada giusta della Via della Seta. Non deve mica stupire se l’azienda guidata dal Ceo Tim Cook accelera sul tema delle self-driving cars: in California ha ottenuto un’autorizzazione speciale per procedere al test su strada di Apple car. La diversificazione è nell’aria, se l’iPhone non sarà forse più a lungo la gallina dalle uova d’oro.

Mirella Castigli

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