INTERVISTA a Jacopo Tonelli (Techyon): La nostra piattaforma aspira a diventare il punto di riferimento per il recruiting nel mercato IT e Digitale

L’Osservatorio delle Competenze Digitali, condotto dalle associazioni Ict Aica, Assinform, Assintel e Assinter Italia, promosso da Miur e Agid, da anni lancia un allarme sulla grande difficoltà a reperire competenze digitali in Italia e in Europa. Le associazioni denunciano da anni l’assenza di una “strategia di lungo periodo che coinvolga aziende e sistema formativo”, di una “visione d’insieme” e di “risorse per rendere la pubblica amministrazione adeguata al cambiamento”. Nel triennio 2016-2018, l’economia digitale offriva 85 mila nuovi posti di lavoro in Italia (700 mila in Europa), ma da anni si denuncia la difficoltà a reperire i professionisti del settore IT e Digitale per rispondere alle offerte di lavoro. Gli annunci di lavoro per le professioni ICT sono saliti solo nel 2018 del +27%, superando la soglia dei cento mila (per la precisione, 106.000), ma le aziende faticano a trovare candidati, anzi, all’appello due anni fa mancavano oltre 5 mila laureati, soprattutto nel Nord Ovest, dove si concentra circa il 45% delle richieste.

Scenari Digitali ha intervistato Jacopo Tonelli, managing partner di Techyon, azienda innovativa del settore, che ci illustra le caratteristiche, le potenzialità e la piattaforma di Techyon che aspira a diventare il punto di riferimento per il recruiting nel mercato IT e Digitale, per incrociare domanda e offerta di lavoro laddove serve, in ottica meritocratica e nel rispetto delle diversity e dell’ambiente. Techyon, oltre ad essere una paperless company, è un’azienda a trazione femminile dove la bussola è rappresentata dall’incontro fra meritocrazia e Information Technology.

Intervista a Jacopo Tonelli (Techyon): La nostra piattaforma aspira a diventare il punto di riferimento per il recruiting nel mercato IT e Digitale
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Digitale per crescere (Anitec-Assinform): Il mercato digitale cresce grazie ai Digital Enabler, ma si può fare molto di più

Oggi si è svolto il convegno di Anitec-Assinform “Digitale per Crescere – Innovazione, Crescita, Trasformazione”, focalizzato sul ruolo strategico dell’innovazione (“inesorabile” l’ha definita Giancarlo Capitani), soprattutto nell’era dei Digital Enabler: Cloud computing, Internet delle cose (IoT), Mobile, opportunità di sviluppo e occasione per superare il divario digitale ancora presente nel Paese e soprattutto nella Pubblica Amministrazione (PA) da rendere efficiente e moderna, a disposizione del Cittadino Digitale di oggi. Partiamo dai numeri: dal rapporto Anitec-Assinform 2019 emerge che il mercato digitale italiano – informatica (IT), Tlc, contenuti digitali ed elettronica di consumo – cresce indipendentemente dal Pil e registrerà nel triennio 2019-2021 un incremento del 2,8% (+2,5% a 72,22 miliardi di euro nel 2019, +2,8% a 74,25 miliardi nel 2020 e +3,1% a 76,54 miliardi nel 2021), ma il potenziale è ancora in gran parte inespresso, secondo il Presidente Marco Gay, visto che dal 2015 la forbice fra crescita del mercato e quella del PIL si è fortemente allargata, e dunque si può fare molto di più, soprattutto affinché la crescita del digitale abbia impatto sull’economia nazionale. Gli investimenti del futuro devono essere digitali, basta pensare alla reintroduzione di Industria 4.0: non ci sono alternative. Tuttavia i nodi stanno venendo al pettine e vanno affrontati con grande serietà per dare una mano al Sistema Paese, da troppi trimestri in stagnazione.

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Assolombarda-Italia Startup-Smau: Le Startup con investitore Corporate crescono di più, grazie all’Open Innovation

Assolombarda, Italia Startup e la 56esima edizione di Smau oggi hanno presentato il report sulle Startup italiane, giunto alla quarta edizione, realizzato in collaborazione con gli Osservatori del Politecnico di Milano e Infocamere, che fa il punto sull’Open Innovation nel nostro Paese. Dai dati emerge che le società innovative tricolori hanno fatturato 889 milioni di euro nel 2018, prodotti per metà (50,52%) da imprese supportate da corporate venture capital. Le Startup con investitore corporate crescono di più in termini di fatturato e di occupazione.

Assolombarda-Italia Startup-Smau: Le Startup con investitore Corporate crescono di più, grazie all'Open Innovation
Assolombarda-Italia Startup-Smau: Le Startup con investitore Corporate crescono di più, grazie all’Open Innovation

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I dazi di Trump sottovalutano la Cina digitale. Armi (spuntate) o boomerang?

I dazi del Presidente USA Donald Trump, giunti al secondo round, potrebbero rivelarsi come la notizia della morte di Mark Twain: grossolanamente esagerati. Ma nei confronti della Cina, forse, potrebbero trasformarsi da armi spuntate a veri e propri boomerang. In grado di rendere Pechino più forte e competitiva.

Solo mettendo al microscopio le aspirazioni egemoniche della Cina digitale, possiamo renderci conto di quello che sta avvenendo col ritorno del protezionismo sul mercato globale.

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Riforma del copyright: unicorni in Europa e la sindrome italiana del Piccolo Mondo Antico

Ci sono gli evergreen. I corsi e ricorsi, gli eterni ritorni di fiamma. Nel recente passato sul tema della WebTax, oggi sulla riforma UE del copyright. Tutti allineati sulle posizioni della Fieg, tutti impettiti a difendere i vecchi (sempre più obsoleti) arnesi della carta stampata. Ancora una volta l’Italia sceglie la scorciatoia dell’arroccamento del copyright contro le opportunità del digitale. Anche quando difende istanze (in parte) giuste (aiutare i creatori di contenuti a monetizzare il loro lavoro, senza finire stritolati dalle Big IT, i colossi delle piattaforme Web che tutto fagocitano diventando monopolisti de facto, come i Padroni delle Ferriere dell’800), sembra che l’Italia sogni di chiudersi in una fortezza luddista da Piccolo Mondo Antico. Il Belpaese non vota da posizioni di forza come la Germania, ma da posizioni di fragilità e debolezza, sposando modelli anti produttività e anti competitività.


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Intervista a IDC: L’Italia sconta un ritardo di anni, ma Industria 4.0 è il primo passo per una vera e propria politica industriale europea

ScenariDigitali.info intervista gli analisti di IDC Italia, una delle principali società d’analisi e consulenza in ambito ICT e innovazione, per fare il punto sui temi cruciali dell’Italia di oggi: Industria e Impresa 4.0, startup, competenze digitali, e-commerce di terza generazione, Intelligenza Artificiale (AI), Big Data eccetera. Hanno risposto alle nostre domande, nei rispettivi ambiti di competenza, i seguenti analisti: Lorenzo Veronesi, Research Manager, IDC Manufacturing Insights EMEA; Giancarlo Vercellino (Research & Consulting Manager, IDC Italia); Giulio Raffaele, Senior Research Analyst, IDC Retail Insights EMEA.

IDC: Industria 4.0 è il primo passo per una vera e propria politica industriale europea
IDC: Industria 4.0 è il primo passo per una vera e propria politica industriale europea

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Intervista a LAYLA PAVONE (Digital Magics): Serve un’alleanza di sistema per portare il Made in Italy digitale in tutto il mondo

ScenariDigitali.info intervista LAYLA PAVONE, Consigliere e Chief Innovation Marketing and Communication Officer di Digital Magics, il noto business incubator di startup innovative e scaleup digitali, per fare il punto sui temi più scottanti dell’Italia digitale 2018: Industria e Impresa 4.0, competenze digitali, startup e innovazione, e-commerce e Pmi alle prese con la trasformazione digitale. Temi di cui Layla Pavone si occupa, con grande professionalità e “veduta lunga”, da oltre tre decenni, fin dai primi passi mossi nella Rete ai tempi delle BBS e dell’avventura di Video Online, intrapresa, da autentica visionaria e con serio pragmatismo, subito dopo la laurea in Scienze Politiche e un master in Comunicazione d’impresa e nuove tecnologie. Pioniera di Internet e soprattutto della pubblicità digitale, insignita del Premio Eccellenza di Manageritalia nel 2007, in questa intervista Layla Pavone delinea gli scenari digitali nell’Italia di oggi, in un Paese che deve imparare a crescere grazie all’innovazione, alle competenze digitali e alle sfide del futuro. Un futuro che è già qui, corre veloce e non deve coglierci impreparati, a partire dagli investimenti in Impresa 4.0, banda ultra larga e nell’ecosistema delle startup. Ma dobbiamo anche essere consapevoli delle nostre potenzialità: in fondo, “se il Made in Italy fosse un brand, sarebbe il terzo più conosciuto al mondo“. Ecco l’intervista a Layla Pavone.

Layla Pavone, Consigliere e Chief Innovation Marketing and Communication Officer di Digital Magics
Layla Pavone, Consigliere e Chief Innovation Marketing and Communication Officer di Digital Magics

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#StartupDay vuole rimettere le startup al centro: Italia ferma al palo, mentre l’Europa corre

Il mercato delle startup deve cogliere tutte le opportunità per andare avanti. Ancora troppo spesso viene visto come un fenomeno di costume“, ha spiegato a #StartupDay Marco Gay, amministratore delegato di Digital Magics, che precisa che “45 mila addetti sono un’industria che muove pezzi di Paese“. Le startup sono quasi ignorate nella campagna elettorale, ma sono un volano dell’innovazione e dell’Italia. Mentre Yoox passa di mano agli svizzeri, ricordiamo che è stato l’unico unicorno in Italia. Tra i fattori che permettono la sopravvivenza e lo sviluppo delle startup è determinante la presenza di adeguate fonti di finanziamento. Senza, non decollano. E la bocciatura della proposta che destinava ai venture capital il 3% del Pir, non è stato un bel segnale. Invece la Francia ha ceduto partecipazioni statali e sovvenzionato un fondo da 13 miliardi di dollari per la cosiddetta “disruptive innovation”. La scommessa di Parigi nell’innovazione tecnologica, avviene dopo che nell’ultimo anno la Francia ha superato il Regno Unito nel numero di investimenti in startup tecnologiche. In questo scenario europeo, l’Italia deve fare di più.

#StartupDay vuole rimettere le startup al centro: Italia ferma al palo, mentre l'Europa corre
#StartupDay vuole rimettere le startup al centro: Italia ferma al palo, mentre l’Europa corre

A Roma convergono 40 rappresentanti di fondi di investimento, associazioni e acceleratori di startup, mentre il Piano Impresa 4.0 ha generato un incremento del 45% degli ordinativi interni di macchinari; ma adesso è l’ora di rimettere le startup al centro. Continue reading “#StartupDay vuole rimettere le startup al centro: Italia ferma al palo, mentre l’Europa corre”

News #1febbraio – Le brevi dal mondo digitale

Aspettando Samsung Galaxy S9, trimestrale record per Samsung grazie a display, semiconduttori e dispositivi mobili (bene i top di gamma, in declino gli entry level). Chiuso il 2017 con fatturato pari a 180 miliardi di euro e utili per 40 miliardi di euro.

Le startup fatturano 760 milioni e a fine 2017 coinvolgono più di 45mila persone (report IV trimestre 2017).

Qualcomm – Samsung rinnovano accordo di licenza pluriennale, centrato su Mobile e 5G.

Antitrust tedesco contro Google e Facebook: sotto la lente l’Online Advertising.

eBay dà l’addio a PayPal come sistema di pagamento principale. PayPal in calo.

Ferve l’attesa per la trimestrale di Apple.

App Annie: Google Play Store ha generato un totale di 19 miliardi di download nel quarto trimestre 2017 contro 8 miliardi di applicazioni scaricate da App Store d’Apple.

UPDATE: Reuters Institute e Università di Oxford: Le Fake News raggiungono (solo) il 3% degli italiani online. Il problema più grave è che i media mainstream tendono a «cadere nelle bufale». Nessuno sa quanti meme girino su WhatsApp e chat private. Il consiglio è uscire dai gruppi che veicolano bugie, togliendo l’amicizia a chi, consapevolmente, diffonda falsità.

Vodafone Italia archivia il terzo trimestre registrando ricavi da servizi stabili, mentre mettono a segno un incremento del +12% quelli da rete fissa. Sale il numero di clienti 4G, che si attesta a quota 11,3 milioni, mentre il 4.5G debutta in otto città.

Xiaomi verso l’IPO: la startup cinese vale 100 miliardi di dollari

Al CES 2018 i vendor del mercato Pc hanno presentato i nuovi notebook, ibridi e tablet, ma la società d’analisi Gartner certifica che anche il 2017 si è chiuso in negativo: il mercato Pc è in calo da tredici trimestri consecutivi ovvero sei anni di fila. La crisi dei Pc è coincisa con l’ascesa del Mobile, con il successo del mercato smartphone.

Xiaomi verso l'IPO
Xiaomi verso l’IPO

Dopo i fasti a doppia cifra degli anni scorsi, il mercato dei telefonini intelligenti si sta assestando, ma ha comunque chiuso il terzo trimestre, registrando una crescita del 5% per Strategy Analytics (+2,7 per cento per IDC), rispetto al terzo trimestre del 2016. E a mettere il turbo è Xiaomi. Ora lanciata verso l’IPO. Continue reading “Xiaomi verso l’IPO: la startup cinese vale 100 miliardi di dollari”